Mandarin Garden: il giardino segreto nel cuore di Milano

Aperto dalle 7 di mattina a tarda notte, è ideale per un break gourmet dalla prima colazione all’aperitivo, al dopocena. Ci siamo stati e ….

L’atmosfera predispone a quello che sarà un vero momento di degustazione d’autore. O un break insolito. Perché il Mandarin Garden, cuore pulsante del Mandarin Oriental, Milan, regala un’atmosfera che cambia di continuo negli spazi della verdeggiante corte all’aperto – divisi tra un’area arredata in stile lounge e un’area dedicata al ristorante, sotto l’elegante loggia della corte – e in quelli all’interno, le cui mura, interamente rivestite in mosaico di marmi bianchi e neri dai pattern geometrici, si riflettono con giochi di luce cromatici e suggestivi nello specchio seppiato del soffitto. L’attenta disposizione degli elementi di arredo – una composizione con divani, poltrone colorate, tavoli classici, sgabelli attorno al bancone – e di verdi piante tropicali in grandi vasi crea un ambiente accogliente e vario, in un suggestivo rimando esterno/interno.

Del resto, Il Mandarin Oriental, Milan propone una ristorazione realizzata e orchestrata dal pluripremiato executive chef Antonio Guida, affiancato dal suo team di fedelissimi: l’Executive Sous Chef Federico Dell’Omarino e il Pastry Chef Marco Pinna. Al Mandarin Garden la proposta prevede una selezione di piatti che varia a seconda della stagione e una sezione di “classici” come il risotto alla milanese con pistilli di Navelli e il vitello tonnato. Per la creazione di questo menù, lo Chef ha pensato a un tipo di cucina semplice e di matrice italiana esaltata attraverso abbinamenti creativi e contemporanei di sapori.

I dolci, firmati dallo chef Marco Pinna, sono un omaggio all’eccellenza della pasticceria italiana tradizionale. E un piccolo assaggio si vede subito, appena si varca la soglia del locale: un’elegante teca in vetro mostra deliziose creazioni, disponibili anche per il più dolce dei take-away. Qui si possono degustare dolcezze di un tempo come la Saint Honorè  di pasta sfoglia, e i profitaroles : bignè caramellati farciti con crema pasticcera, vaniglia, chantilly al mascarpone e chantilly e i profiteroles, bigné farciti con crema leggera alla vaniglia, mousse al cioccolato e glassa al cacao.

Per i palati più esigenti non manca l’offerta di caviale: CALVISIUS TRADITION e CALVISIUS BELUGA servito con: blinis, albume e tuorlo d’uovo, capperi, prezzemolo, panna acida e scalogno.

Menù ” all day”

La scelta è vasta e non è facile scegliere. Perché il menù prevede una selezione di piatti sfiziosi come la focaccia pugliese con prosciutto crudo di Parma e burrata, ‘classici’ della ristorazione d’hotel come il club sandwich e delizie fusion come i dim sum al vapore, che consentono agli ospiti di assecondare i propri desideri gourmet in ogni momento della giornata.

Noi abbiamo optato per un risotto al radicchio con crema di lampone e Robiola di Roccaverano, dal gusto delicato e cremoso. Ma una new entry da provare sono i ravioli farciti con carciofi arrosto, latte di mandorla e battuta di manzo. Tocco finale, il dessert.  Ci siamo lasciati tentare da una deliziosa Tartelletta  di Pasta frolla con frangipane alle mandorle, crema pasticcera e lamponi.  E dal momento che la Pasqua è vicina, non poteva mancar eun assaggio di Colomba Tradizionale home made con crema al mascarpone. E con il caffè potevano mancare irresistibili friandises?

E quando arriva il tramonto..

Momenti clou del Mandarin Garden sono l’aperitivo e l’after dinner. Dalle 18.30 in poi l’ambiente si anima: le luci si abbassano, una musica lounge contemporanea riscalda l’ambiente e il team di esperti bartender guidato da Guglielmo Miriello, Direttore del Mandarin Garden e premiato mixologist, si prepara a servire magiche alchimie di miscele. La drink list del bar aggiunge un oriental touch alla selezione dei cocktail: rivisita i classici della miscelazione mondiale, li affianca ai long drink, dai profumi mediterranei e sapori esotici, e si completa con i mix signature più sorprendenti. Il Belpaese è presente con i capisaldi italiani, reinterpretati con attenzione al gusto, e un’ampia lista di grappe e amari.

In linea con la tradizione milanese, ma rivisitato in chiave contemporanea dallo chef, anche l’aperitivo del Mandarin Garden, che prevede un assaggio gourmet di accompagnamento ai drink: una ‘mattonella’ con 4 proposte creative viene servita insieme a ogni bicchiere.

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