Alla scoperta delle Marche Outdoor

E’ estate, Viaggiando di gusto ha voglia di vacanze, evadere anche per un semplice week-end da trascorrere all’insegna dello sport, del contatto con la natura, e dell’arte: la Regione Marche abbraccia questi tre aspetti, vi portiamo quindi tra Fossombrone e le Marmitte dei Giganti.

Fossombrone, in provincia di Pesaro Urbino, è l’antica Forum Semproni romana, città da visitare e raggiungere in macchina o in bici, grazie a una delle tante reti di piste ciclabili di Marche Outdoor (24 in tutto), progetto lanciato dalla Regione Marche.

Fossombrone è conosciuta anche come la città delle tre corti : Alta, Bassa e Rossa. Nella zona Alta vi segnaliamo il palazzo rinascimentale, residenza dei Duchi di Montefeltro, che ospita il Museo Archeologico con numerosi reperti di epoca romana e la Pinacoteca Civica. Lungo la scalinata che conduce alla parte alta di Fossombrone, si susseguono numerosi dei più importanti edifici storici, tra cui la Chiesa di San Filippo, dallo splendido interno in stile barocco.

Sarà difficile lasciare la città di Fossombrone, dolce sarà “naufragare” tra i negozi sotto i doppi porticati del principale Corso Garibaldi, che dividevano le logge dei ricchi da quelle dei meno abbienti; i musei, le chiese e i palazzi storici, si potesse “congelare” il tempo, in quella giornata estiva, dove magari la bicicletta diventerà il vostro fedele destriero, ma l’avventura continua, ci concentriamo su paesaggi diversi, il cui comune denominatore è una bellezza prorompente e dilagante.

Il Canyon delle Marmitte dei Giganti con i suoi 30 mt di altezza vi aspetta, per saziare la vostra voglia d’avventura, il paradiso sulla terra per i canoisti. Il fiume Metauro con le sue acque cristalline, si fa strada, apre varchi, dando vita al gioco della creazione naturale erodendo rocce cangianti, si ferma in specchi d’acqua e guarda la sua opera minuziosa, lunga e incessante, il suo manufatto più bello in continua evoluzione.

A voi il piacere di attraversare il fiume Metauro e il canyon muniti di giubbotto salvagente e pagaia; in canoa o kajak, per godere di ogni singolo tratto fatto di luce o di ombre, tra zampilli e schizzi d’acqua ed echi interminabili, voci amplificate di una natura che risponde a chi la sfiora con coscienza e rispetto. Via via che si risale, la gola diventa sempre più stretta, per poi aprirsi in un mondo incantato dove cascatelle d’acqua e piscine naturali fanno proprio il paesaggio.

Voglia di aprire lo sguardo? Affacciandosi su un mondo quasi soprannaturale, da un punto privilegiato? Il Ponte di Diocleziano o ponte dei saltelli, al di sopra della gola, esaudirà pienamente il vostro desiderio.

Per chi si sente esploratore “inside”, potrà ammirare il canyon costeggiando a piedi le rive del fiume, per i più dinamici, la Gola del Furlo, rappresenta una spettacolare terrazza panoramica, dove sorprendere due teneri amanti, nel loro appassionato e dolce bacio , l’acqua cristallina del fiume incontra il turchese del cielo, in una fusione perfetta.

Se la giornata vi pare finita, abbiamo qualcosa da obbiettare, manca il tocco magico : uno splendido tramonto a conclusione di un tempo lieto e gaio, quando il sole saluta la terra per lasciarla riposare, per abbracciarla il giorno dopo e infinite volte ancora. Il Ponte della Concordia, simbolo di Fossombrone, al calar della sera, vi regalerà un perfetto disegno geometrico, il suo riflesso si aprirà in un cerchio impeccabile, tracciato da un goniometro invisibile, nelle limpide acque del fiume. Chiamato per tale ragione “occhio della città” che su di essa vigila e veglia.

Non vi lasciamo senza aver smorzato i morsi della fame, in una giornata in cui il dispendio delle energie si è fatto sentire : La crescia sfogliata di Urbino è ciò che fa per voi. Simile alla piadina, la sua caratteristica distintiva sono le uova e il pepe, spezia preziosa il cui gusto è esaltato se accompagnato da verdure cotte, salumi e formaggi.

Si narra che “fautore” della crescia sfogliata di Urbino, sia stata una donna, rimasta affascinata dal brillar del sole, ne ha voluto riprodurre la calda luce in un impasto robusto, forte, dal colore giallo.

Viaggiando di Gusto ha terminato il suo itinerario marchigiano, la nostalgia si fa sentire, ma altre mete, altre prelibatezze ci attendono rendendo meno amaro il saluto…a presto!

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