I 10 anni di Ristoranti contro la fame

Raccolti quasi 1 milione di euro grazie a chef, ristoratori e catene in tutta Italia. Lombardia, Veneto e Piemonte prime per numero di riconoscimenti

Dieci anni di collaborazione solidale con il mondo della ristorazione. Dieci anni di idee, piatti solidali, eventi e coinvolgimento attivo per garantire a ogni persona una vita libera dalla fame. Questo e tanto altro è Ristoranti Contro la Fame”, iniziativa promossa da Azione Contro la Fame, organizzazione umanitaria internazionale impegnata a garantire a ogni persona il diritto a una vita libera dalla fame.

Ristoranti Contro la Fame è buon cibo e convivialità, ma è soprattutto un modo per realizzare progetti concreti di risposta alle emergenze e di costruzione dell’autonomia delle persone che partecipano ai nostri programmi – spiega Simone Garroni, Direttore di Azione Contro la Fame in Italia. – In Italia abbiamo supportato più di 400 persone vulnerabili a Milano e Napoli. Nel mondo, abbiamo potuto verificare lo stato di nutrizione di oltre 8.000 bambini in India, Repubblica Centrafricana e Repubblica Democratica del Congo. Dato accesso all’acqua potabile a quasi 30.000 persone in Libano e rafforzato 21 strutture sanitarie in contesti fragili”.

Oltre 300 le realtà aderenti tra ristoranti, osterie, pizzerie e catene

A queste ultime si deve una delle principali novità della decima edizione che, per la prima volta, ha visto un equilibrio numerico tra catene e ristoranti indipendenti. Tra i brand più attivi: Bomaki, Bun Burgers, Greeat, Investfood (NIMA Sushi, Pokéria by NIMA, This Is Not a Sushi Bar, Poké Factory e Maui Hawaiian Restaurant), Il Mannarino, Lievità – Pizzeria Gourmet, Macha, Roadhouse Restaurant e Wiener Haus.
Al risultato del 2024 hanno contribuito anche Giano Lai e Francesca Manunta (del canale YouTube @cosamangiamooggi) che, nel loro viaggio- documentario attraverso l’India, hanno raccontato i progetti di Azione Contro la Fame e raccolto oltre 30.000 euro attraverso la loro community.

I programmi in Italia e nel mondo di Azione Contro la Fame

In Italia, in particolare, fino a fine 2024, il programma ha coinvolto 410 famiglie tra Milano e Napoli. Offrendo un percorso integrato che comprende supporto alla spesa, educazione nutrizionale, formazione e accompagnamento all’inserimento lavorativo. Il 59% dei partecipanti ha trovato lavoro o ripreso la formazione e anche la qualità dell’alimentazione è migliorata sensibilmente. Con progressi evidenti su idratazione, varietà della dieta e riduzione del consumo di zuccheri e cibi ultra-processati.

Nel mondo, i programmi sono stati portati avanti in India, dove oltre 6.000 bambini hanno avuto accesso a screening nutrizionali e 2.400 donne hanno ricevuto consulenza su salute e nutrizione. 

Nel Sahel (Burkina Faso, Mauritania, Niger e Senegal), Azione Contro la Fame ha sviluppato progetti di adattamento climatico, guidando le comunità nomadi – grazie all’uso di immagini satellitari e intelligenza artificiale – verso le aree più adatte al pascolo e alla coltivazione. 

In Repubblica Centrafricana, sei strutture sanitarie sono state rinforzate e dotate delle risorse necessarie. Più di 2.300 bambini sono stati sottoposti a screening e 246 famiglie hanno ricevuto supporto psicosociale.

Nella Repubblica Democratica del Congo, sostenute 15 strutture per il trattamento della malnutrizione grave. Oltre 6.000 famiglie sono state formate sulla diagnosi precoce della malnutrizione e più di 1.600 bambini sono stati curati. In Libano, oltre 29.000 persone hanno avuto accesso all’acqua potabile. E più di 39.000 hanno beneficiato di servizi di igiene e gestione delle acque reflue, in un contesto segnato da crisi economica e sociale.

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