Surgelati: alleati nella lotta agli sprechi

I cibi surgelati sono protagonisti della lotta allo spreco alimentare. E si confermano campioni del risparmio anche in termini di tempo e costi

Surgelati? Si grazie! Non sono soltanto comodi e veloci da utilizzare. Ma consentono anche di risparmiare in termini di tempo e costi. E sono anche campioni della top 10 dei cibi anti-spreco.

Infatti, secondo i dati di un’indagine recentemente condotta da AstraRicerche per IIAS (Istituto Italiano Alimenti Surgelati) i prodotti surgelati sono un emblema anti-spreco anche dal punto di vista economico. È stato calcolato, infatti, l’effettivo “value for money” di questi prodotti rispetto agli analoghi freschi, prendendo in esame 5 frozen food rappresentativi delle principali categorie del comparto (fagiolini, patate fritte, filetti di merluzzo, paella).

I risultati, dunque, dimostrano la convenienza dei surgelati, considerata la somma di tempo e cibo risparmiato, nonché i costi per l’acquisto e la preparazione dei prodotti.

I dati mostrano, ad esempio, che i filetti di merluzzo freschi “costano” il 49% in più dei surgelati, percentuale che tocca il 60% se si considera anche il valore dello spreco alimentare. Analogamente, i fagiolini – che nella versione fresca, necessitano di essere puliti e tagliati alle estremità – superano del 53% il “valore economico” del surgelato e per preparazioni più complesse, come la paella di pesce e verdure, la convenienza del surgelato è inequivocabile: il fresco costa il 246% in più del surgelato.

Nella top 10 dei meno sprecati, dunque, trovano posto i surgelati, che con soli 14,9 gr gettati via a settimana, registrano uno spreco inferiore del -37,6% rispetto a quello delle verdure fresche e del -17,4% rispetto a verdura e frutta non fresche (in vasetto o in barattolo). Mentre frutta e verdura fresche, insalate, pane, cipolla, aglio e tuberi, latte e yogurt occupano i primi posti in classifica tra i cibi più sprecati. Con picchi di 26,82 gr e 23,89 grsettimanali rispettivamente per frutta e verdure fresche.

Delicious fresh grilled asparagus on plate on white background. top view

“I surgelati non sono solo pratici: sono una scelta intelligente, moderna e sostenibile. Dal punto di vista ambientale il loro vantaggio è doppio: meno sprechi alimentari, ma anche minore impatto energetico. I prodotti sono infatti già lavati. E questo riduce il consumo domestico di acqua, e i tempi di cottura più brevi consentono un minore dispendio energetico. La loro lunga conservabilità fa inoltre sì che il prodotto non deperisca prima del consumo”, afferma Giorgio DoneganiPresidente di IIAS. “Grazie alla loro forte valenza antispreco, i surgelati rappresentano una risorsa importante per ridurre e contrastare gli sprechi alimentari non solo a livello domestico, ma anche di ristorazione. A questo proposito sarebbe anche sensato ridiscutere dell’opportunità di continuare a richiedere la presenza dell’asterisco all’interno dei menù della ristorazione per indicare l’uso di ingredienti surgelati. Un obbligo anacronistico, su cui sarebbe auspicabile che il legislatore italiano facesse chiarezza, al fine di superare questa datata prassi che origina dalla giurisprudenza”.

“In un Paese come l’Italia – aggiunge Giorgio Donegani, Presidente IIAS – in cui il problema del food waste ha assunto dimensioni preoccupanti, con una crescita a doppia cifra nel 2025, il consumo di prodotti surgelati può diventare un importante tassello nella lotta agli sprechi. Non solo perché di questi prodotti ne gettiamo via una percentuale davvero irrisoria, ma perché i surgelati costituiscono, per loro natura, una soluzione salva-spreco per eccellenza. Sprecare, infatti, significa non solo non poter garantire cibo sufficiente per tutti, ma anche perdere risorse preziose usate nella produzione, come terreno fertile, acqua, energia, fertilizzanti.  I prodotti surgelati aiutano nella lotta al food waste perché permettono un utilizzo ottimale delle materie prime che arrivano pronte per l’uso in cucina, consentono di massimizzare la resa produttiva, di contenere gli sprechi che avvengono durante tutta la filiera e di ridurre le emissioni di inquinanti nell’atmosfera”.

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